10 ani de istorie
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1991
(gennaio-febbraio) Guerra del Golfo tra coalizione internazionale e Iraq per liberare il Kuwait occupato. Israele, che non partecipa al conflitto, viene bombardato da 39 missili Scud iracheni.
(maggio) L'operazione Salomone porta in Israele altri 15.000 ebrei d'Etiopia.
(maggio) Termina la guerra civile in Libano sotto stretto controllo delle truppe siriane. Firma di un trattato di alleanza fra i due paesi. Vengono disarmate tutte le milizie ad eccezione degli Hezbollah anti-israeliani.
(30 ottobre-3 novembre) Sotto gli auspici di Usa e Urss, viene convocata a Madrid una Conferenza di pace per il Medio Oriente che vede per la prima volta seduti allo stesso tavolo i rappresentanti di Israele, Egitto, Giordania, Libano, Siria e palestinesi. La conferenza da' vita a una lunga serie di negoziati multilaterali sui problemi regionali (controllo degli armamenti, cooperazione economica, risorse idriche, gestione dell'ambiente, problema dei profughi) e di negoziati bilaterali tra Israele e vicini arabi.
(dicembre) Decretata la fine dell'Unione Sovietica.
(16 dicembre) L'Assemblea Generale dell'Onu cancella la risoluzione 3379 del 1975 che equiparava il sionismo al razzismo.
1992
Dopo la fine dell'Unione Sovietica, Israele riallaccia rapporti diplomatici con numerosi paesi dell'Europa orientale e anche, per la prima volta, con Cina e India. Tra il 1991 e il 1995 piu' di 50 paesi stabiliscono rapporti diplomatici con Israele.
In Algeria un pronunciamento militare ferma l'avanzata del Fis (Fronte di salvezza islamico) dando inizio a una sanguinosa guerra civile. Anche in Egitto attentati islamisti contro polizia, turisti e cristiani copti.
(17 marzo) Un attentato terroristico all'ambasciata israeliana a Buenos Aires (Argentina) provoca 29 morti.
(aprile) Crolla il regime filosovietico in Afganistan: migliaia di arabi che hanno combattuto a fianco dei movimenti islamici afgani entrano a far parte dei gruppi del terrorismo integralista internazionale.
(giugno) Elezioni e nuovo governo guidato dal laburista Yitzhak Rabin.
Inaugurato il nuovo edificio della Corte Suprema a Gerusalemme.
Israele vince le sue prime medaglie alle Olimpiadi di Barcellona.
1993
(febbraio) Attentato di integralisti islamici al City's World Trade Center di New York (6 morti).
(marzo) Israele accoglie e assiste un gruppo di profughi musulmani dalla Bosnia in guerra.
(9-10 settembre) Scambio di lettere Rabin-Arafat. Arafat a nome del popolo palestinese riconosce lo stato di Israele e accetta il metodo del negoziato, rinunciando all'uso della violenza e impegnandosi a modificare in questo senso la propria Carta Nazionale. Rabin a nome di Israele riconosce l'Olp come rappresentante del popolo palestinese.
(13 settembre) Dopo mesi di trattative segrete a Oslo e lo scambio di lettere, Rabin e Arafat firmano alla Casa Bianca, davanti al presidente Clinton, una Dichiarazione di Principi in cui si delinea il quadro per una soluzione graduale del conflitto (negoziati per una sistemazione ad interim e negoziati per una sistemazione definitiva): e' l'inizio del cosiddetto "processo di Oslo".
(14 settembre) Israele e Giordania firmano una agenda congiunta in vista di un accordo di pace.
(30 dicembre) La Santa Sede riconosce lo Stato di Israele: vengono avviate relazioni diplomatiche tra Israele e Vaticano.
1994
(25 febbraio) L'estremista israeliano Baruch Goldstein compie una strage di fedeli musulmani nella moschea dei Patriarchi, a Hebron (29 morti). Il presidente d'Israele Ezer Wezman: "Nessuna indulgenza, nessuna giustificazione".
(31 marzo) Grazie a intensi negoziati, Israele e Olp firmano un Accordo su Hebron per normalizzare la vita nella citta' dopo la strage. L'accordo prevede una Presenza Internazionale Temporanea (160 osservatori norvegesi, danesi e italiani) e la ripresa dei negoziati.
(aprile) Due attentati suicidi contro autobus israeliani ad Afula (8 morti) e a Hadera (5 morti). Ma dalla stretta di mano Rabin-Arafat del 13 settembre 93 sono gia' 44 gli israeliani uccisi in una trentina di attentati minori.
(29 aprile) Israele e Olp firmano l'Accordo economico di Parigi.
(4 maggio) Accordo del Cairo su Gaza e Gerico: con il ritiro israeliano dalle due citta' viena attuata la prima forma di autogoverno palestinese prevista dal processo di Oslo.
(18 luglio) Autobomba fa esplodere una sede di organizzazioni ebraiche a Buenos Aires, in Argentina (96 morti).
(25 luglio) Israele e Giordania decretano la fine dello stato di belligeranza fra i due paesi.
(26 luglio) Due attentati a Londra contro ambasciata israeliana e sede ebraica.
(30 settembre) I ministri degli esteri dei paesi arabi dichiarano la fine del boicottaggio economico contro Israele e contro chiunque fosse in affari con Israele. Il boicottaggio durava dal 1948.
(settembre-ottobre) Scambio di uffici di rappresentanza tra Israele, Tunisia e Marocco.
(9 ottobre) Terroristi palestinesi fanno fuoco sulla folla a Gerusalemme (tre morti).
(14 ottobre ) Rapimento e uccisione di un soldato israeliano.
(19 ottobre) Attentato suicida contro un autobus nel centro di Tel Aviv (22 morti).
(26 ottobre) Accordo di pace tra Israele e Giordania firmato al passaggio di frontiera fra Eilat e Aqaba.
(1 novembre) Prima conferenza economica del Nord Africa e del Medio Oriente, cui partecipa anche Israele.
(11 novembre) Attentato suicida contro pattuglia israeliana (3 morti).
Continuano anche gli attacchi Hezbollah dal Libano.
Yitzchak Rabin, Shimon Peres e Yasser Arafat insigniti del Premio Nobel della Pace.
1995
(22 gennaio) Doppio attentato suicida a Netanya (19 morti).
Firma di un Trattato economico tra Israele e Unione Europea che rinnova ed estende quello del 1975.
(aprile-giugno) Ancora razzi katyusha dal Libano su Israele.
(24 luglio) A Ramat Gan attentato suicida contro autobus israeliano (6 morti).
(21 agosto) Attentato suicida contro autobus a Gerusalemme (4 morti).
(28 settembre) Firma dell'Accordo ad interim detto Oslo Due (perche' rappresenta la seconda fase di attuazione degli accordi di Oslo). E' il documento che regola i rapporti fra Israele e palestinesi fino alla futura firma dell'accordo per lo status definitivo. Prevede la nascita dell'Autorita' Palestinese e della polizia palestinese, elezioni palestinesi, ridispiegamento delle Forze di Difesa israeliane, pattuglie congiunte, provvisoria suddivisione delle responsabilita' israeliane e palestinesi in zone A, B e C.
(4 novembre) Il primo ministro Yitzchak Rabin viene assassinato dall'israeliano estremista Yigal Amir al termine di una manifestazione per la pace. Anche i leader arabi partecipano ai funerali di Rabin a Gerusalemme.
Peres subentra nella carica di primo ministro.
1996
(20 gennaio) Vengono eletti il Consiglio Legislativo e il presidente dell'Autorita' Palestinese (Yasser Arafat).
Le Forze di Difesa israeliane avviano il primo ridispiegamento dai territori come previsto dagli accordi.
(25 febbraio) Duplice attentato a Gerusalemme e Ashkelon (25 morti)
(aprile) Ripetuti attacchi dei fondamentalisti Hezbollah dal Libano e reazione israeliana.
(aprile) L'Olp vota la cancellazione di alcuni articoli della sua Carta Nazionale in contrasto con il processo di pace, ma non specifica quali e rimanda il lavoro di riformulazione. Riprendono i negoziati israelo-palestinesi a Taba sull'attuazione degli accordi.
Scambio di uffici rappresentanza tra Israele, Oman e Qatar.
(29 maggio) Rinnovo della Knesset e prima elezione diretta del primo ministro (Benjamin Netanyahu del Likud).
(4 settembre) Primo incontro Netanyahu-Arafat.
(settembre) La falsa accusa che Israele starebbe scavando un tunnel sotto le moschee di Gerusalemme scatena attacchi palestinesi contro soldati e civili israeliani con numerosi morti e feriti. Per la prima volta poliziotti palestinesi usano le armi d'ordinanza contro gli israeliani.
1997
(15 gennaio) Nel quadro dell'attuazione degli accordi ad interim, Netanyahu e Arafat firmano il protocollo su Hebron (la citta' e' ripartita in zone H1 e H2).
Con il ridispiegamento di Israele a Hebron, piu' del 95% della popolazione palestinese non e' piu' sotto controllo israeliano.
(giugno) A trent'anni dalla riunificazione, Gerusalemme conta 600.000 abitanti, di cui 422.000 ebrei.
(30 luglio) Attentato nel mercato Mahane Yehuda di Gerusalemme.
(dicembre) Scolare israeliane uccise da un soldato giordano. Re Hussein porta di persona le sue condoglianze alle famiglie colpite.
1998
Israele celebra 50 anni di indipendenza. Il paese tocca i 6 milioni di abitanti (80% ebrei).
(7 agosto) Attentati terroristici, attribuiti al gruppo fondamentalista del miliardario di origine saudita Osama bin Laden, distruggono le ambasciate degli Stati Uniti in Kenya e Tanzania (300 morti).
(settembre) Netanyahu e Arafat firmano il Memorandum di Wye Plantation per l'applicazione degli accordi ad interim.
(29 ottobre) Terrorista suicida si getta con autobomba contro scuolabus israeliano nella striscia di Gaza, soldato israeliano muore sventando l'attentato con la propria jeep.
(6 novembre) Autobomba nel mercato Mahane Yehuda di Gerusalemme (2 morti).
(14 dicembre) Il Consiglio Nazionale Palestinese, riunito a Gaza alla presenza del presidente americano Bill Clinton, approva ufficialmente gli emendamenti alla Carta dell'Olp promessi da Arafat nella lettera a Rabin del 1993.
1999
(febbraio) Muore re Hussein di Giordania. Gli succede il figlio Abdullah II.
(17 maggio) Elezioni anticipate in Israele. Seconda elezione diretta del primo ministro (Ehud Barak, laburista).
(luglio) Muore dopo 38 anni di regno re Hassan II. Gli succede il figlio Mohammed VI.
(settembre) Barak e Arafat firmano il Memorandum di Sharm el-Sheikh che definisce un calendario per l'attuazione degli accordi ad interim e l'avvio dei negoziati per lo status definitivo.
(ottobre) La Siria rifiuta la proposta ufficiosa israeliana di un ritiro completo dal Golan sulle linee del 1948.
(7 novembre) Bomba nella citta' israeliana di Netanya.
(novembre) Incidente diplomatico fra Israele e Santa Sede perche' gli israeliani non si oppongono al progetto di una grande moschea a Nazareth.
2000
(marzo) Visita ufficiale di papa Giovanni Paolo II in Israele.
(maggio) Israele si ritira unilateralmente dalla "fascia di sicurezza" nel Libano meridionale.
(giugno) Muore il presidente siriano Hafez el-Assad. Gli succede il figlio Bashar.
(luglio) A Camp David, Ehud Barak offre ad Arafat la piu' avanzata proposta israeliana per porre definitivamente termine al conflitto: ritiro quasi totale dai territori, forme di condivisione di Gerusalemme e dei Luoghi Santi. Arafat rifiuta.
(settembre-ottobre) Cogliendo il pretesto di una visita del leader dell'opposizione Ariel Sharon al Monte del Tempio di Gerusalemme, i palestinesi scatenano un'ondata di attacchi e violenze, con ampio uso di armi da fuoco e attentati terroristici, lungo i "confini" fra Israele e Autorita' Palestinese. Bambini palestinesi mandati in prima linea contro i soldati. Linciaggio di due israeliani nelle mani della polizia palestinese a Ramallah. Distruzione della Tomba di Giuseppe a Nablus. Tre soldati israeliani vengono sequestrati da terroristi Hezbollah libanesi. Si blocca la cooperazione economica e la collaborazione per la sicurezza. E' la crisi piu' grave da quando e' iniziato il processo di pace.
(dicembre) Dimissioni del primo ministro israeliano Ehud Barak.
2001
(gennaio) Il presidente uscente Bill Clinton rende nota una sua proposta di compromesso. Israele accetta in linea di principio, i palestinesi pongono condizioni.
(gennaio) Lenta ripresa dei negoziati diretti. Dichiarazione congiunta israelo-palestinese di Taba.
(6 febbraio) Elezioni anticipate in Israele per la sola carica di primo ministro. Viene eletto con larga maggioranza Ariel Sharon (Likud). Percentuale di votanti ai minimi storici.
(7 marzo) Nasce il governo Sharon (coalizione di 7 partiti fra cui Likud, laburisti, Shas). La Knesset abroga l'elezione diretta del primo ministro.
(maggio) Rapporto della commissione internazionale Mitchell che prevede: cessazione immediata e incondizionata delle violenze, periodo di tregua, misure reciproche per ricreare fiducia, ripresa dei negoziati di pace.
(22 maggio) Israele accetta il rapporto Mitchell e annuncia cessate-il-fuoco unilaterale. Nessuna tregua da parte palestinese.
(1 giugno) Attentato suicida a discoteca Tel Aviv: uccisi 21 adolescenti israeliani. Sotto pressioni Usa e del ministro tedesco Fischer, Arafat annuncia cessate-il-fuoco, ma le violenze continuano. Mediazione del direttore della Cia Tenet per applicazione tregua.
(13 giugno) Entra ufficialmente in vigore la tregua Tenet. Ma le violenze palestinesi continuano con agguati, tiri di mortaio, ordigni, granate e spararatorie.
(9 agosto) Attentato suicida palestinese alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme (18 morti).
(11 settembre) Quattro aerei civili vengono dirottati da terroristi suicidi e fatti schiantere sulle Twin Towers di New York e sul Pentagono, a Washington. Piu' di tremila morti. Gli Usa, la Nato e numerosi altri paesi in tutto il mondo si dichiarano pronti a combattere il terrorismo internazionale e coloro che lo appoggiano.
(2 ottobre) Primo caso negli Usa di carbonchio da bacillo antrace. Si teme attentato batteriologico.
(7 ottobre) Inizio operazioni militari anglo-americane contro regime Talebani in Afghanistan che protegge Osama Bin Laden e la sua rete terroristica Al-Qaeda, principale sospettato degli attentati dell'11 settembre.
(17 ottobre) A Gerusalemme, attentato terroristico rivendicato dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina di George Habbash (che fa base in Siria): assassinato in albergo il parlamentare e ministro israeliano Rehavam Ze'evi.
(13 novembre) Cade Kabul: i Talebani abbandonano la capitale afghana dopo cinque anni di regime oscurantista.
(1-2 dicembre) Week-end di sangue in Israele: due attentati suicidi e un'autobomba a Gerusalemme, attentato suicida a Haifa piu' alcuni agguati e attentati in Cisgiordania e striscia di Gaza: 26 morti e 275 feriti nel giro di 24 ore.
(12-13 dicembre) Tre attentati terroristici palestinesi causano 10 morti e piu' di 30 feriti. Il governo israeliano dichiara "non piu' rilevante" il ruolo di Arafat.
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